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L’allarme Covid -19 ha portato un’aura di negatività nel mercato europeo del vino. Miliardi di bottiglie di vino invenduto causa blocco dovuto al Covid-19, stanno costituendo un problema reale per molte aziende europee. Uno degli scenari possibili è che questo vino venga distillato per farne alcohol per uso industriale. Il periodo precedente l’allarme COVID- 19 aveva già in seno molte problematiche per il mercato europeo del vino: si pensi alla Brexit, alle azioni di Trump e al new deal tra Cina e Australia.
Il presidente del VIF Vignerons Indépendant de France ha dichiarato al The Times UK che il problema consiste nel fatto che il 2019 non è stato un buon anno per il mercato europeo del vino. L’attuale situazione si aggiunge quindi ad una base non solida del settore.
Il CEEV Comité Européen des Entreprises Vins ha dichiarato che si sta assistendo ad una riduzione del 30% a volume e del 50% a valore per il mercato del vino europeo a causa dell’emergenza COVID-19. Questo calo è dovuto alla chiusura dei bar, dei ristoranti e degli hotel. Il 100% delle esortazioni dei soci del comitato è bloccato a causa dell’emergenza da Gennaio.
Il presidente del CEEV, Jean-Marie Barillere, ha affermato che dopo una leggera ripresa in Marzo il calo si è fatto sentire anche nel retail, rinforzando il trend negativo del mercato del vino.
Eric Andrieu, membro francese del parlamento europeo, in risposta ha dichiarato che l’Europa potrebbe avere un miliardo di litri di vino non venduti. A rendere le cose ancora più difficili arriverà a breve il tempo del raccolto che significherà dover liberare spazio per lo stoccaggio della nuova vendemmia.
Il Comité Européen des Entreprises Vins (Ceev), organismo di rappresentanza di 23 associazioni di produttori di vino di 12 Stati europei – più Svizzera ed Ucraina – ha messo a punto il “Wine package“. Si tratta di un “pacchetto” di misure richieste a Bruxelles – tra cui figura innanzitutto la proposta di Iva agevolata e la richiesta di sblocco dei fondi UE – per affrontare e superare l’emergenza Covid-19. A breve termine, dobbiamo considerare che le ridotte vendite di vino e l’alto livello delle scorte di vino possono provocare problemi nel normale equilibrio del mercato del vino precisa il presidente del Comité Européen des Entreprises Vins, Jean Marie Barillère.
Tuttavia, se tutto il resto fallisse, le cantine saranno costrette a scegliere la “distillazione della crisi”, una decisione che in realtà ha bisogno dell’approvazione del governo dell’UE per andare avanti.
La distillazione è un’alternativa, sicuramente meno remunerativa rispetto alla vendita del vino, ma che consentirà ai viticoltori di cavarsela e di poter raccogliere anche nel 2020
ha dichiarato Andrieu a The Drinks Business. Inoltre, l’alcol prodotto può essere utilizzato in molti settori, ad esempio per la produzione di gel idroalcolico. Se si tratta di distillare, secondo quanto riferito Andrieu, i produttori di vino francesi dovrebbero essere pagati 80 centesimi al litro per il loro vino in eccesso.